lunedì 14 giugno 2010

Cerimonia intitolazione "Via Michele TATULLI"


























Mantovano, Schilardi, Capristo e Manari all’intitolazione di via Michele Tatulli a Bitonto.

La giovane guardia di P.S. fu uccisa dalle Brigate Rosse a Milano nel gennaio 1980.

Sarà l’on. Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato all’Interno, a scoprire la targa stradale che a Bitonto reca il nome della guardia della Polizia di Stato, Michele Tatulli, medaglia d’oro al merito civile, ucciso, a soli 24 anni, dalle Brigate Rosse l’8 gennaio 1980 a Milano, mentre era impegnato in attività di perlustrazione insieme all’appuntato di polizia Antonio Cestari e al brigadiere Rocco Santoro.

La cerimonia di intitolazione è in programma alle ore 16.30 di lunedì 22 febbraio in IV traversa di via Durazzo, che è appunto la strada del centro cittadino che da lunedì diventerà via Michele Tatulli.Insieme all’on. Mantovano interverranno alla cerimonia il sindaco di Bitonto, Raffaele Valla, il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, il procuratore capo del Tribunale di Trani, Carlo Maria Capristo, il questore di Bari, Giorgio Manari, e la sorella di Michele Tatulli, Grazia.

La deliberazione della giunta comunale, su iniziativa del vicesindaco Domenico Damascelli, che ha omaggiato la memoria di Michele Tatulli risale al dicembre 2009; l’intitolazione cade nel 30° anniversario dell’agguato terroristico costato la vita al giovane poliziotto bitontino, che commosse tutta la comunità cittadina.Soddisfatto per l’approvazione della deliberazione di giunta il sindaco Valla: “finalmente – dichiara - il Comune di Bitonto ha onorato la memoria del giovane poliziotto bitontino, vittima di un organizzato e premeditato attentato delle Brigate Rosse.

Un omaggio che l'Istituzione cittadina doveva alla famiglia, alla Polizia di Stato e all'Associazione (ANPS), ma soprattutto doveva a Michele Tatulli, nobile esempio di elette virtù civiche ed alto senso del dovere”.Significativo anche il monito di Domenico Damascelli.

“La comunità bitontina tutta, in occasione del 30° anniversario della sua morte, per onorare degnamente la memoria di un suo valoroso concittadino, che ha perso la vita servendo il Paese, non dimentichi mai lo spirito di servizio che i suoi figli offrono alla collettività, rifletta e non dimentichi mai il sacrificio dei nostro poliziotto, che è e deve essere il sacrificio della sua comunità, della sua Terra e della nazione intera nella lotta al terrorismo. Sia, inoltre, anche un piccolo segnale a chi milita per il terrorismo. Lo Stato c'è! E non consentiremo mai che nessuno lo vinca”.

Il programma della cerimonia di lunedì, voluta e organizzata dal vicesindaco Damascelli del Comune di Bitonto con la collaborazione di Polizia di Stato, ANPS – Sezione “Michele Tatulli” di Bitonto e Associazione nazionale vittime del dovere d’Italia, prevede il raduno nella IV traversa di via Durazzo delle autorità e dei rappresentanti di istituzioni e associazioni di polizia, il minuto di silenzio suonato dalla Banda della Polizia di Stato di Bari, il picchetto d’onore, lo scoprimento della targa stradale e la deposizione di una corona d’alloro. ”Caduto nel compimento del proprio dovere Le Brigate rosse (colonna “Walter Alasia”) l’8 gennaio 1980 uccidono in un vile agguato tre appartenenti alla Pubblica Sicurezza: la guardia Michele Tatulli, l'appuntato Antonio Cestari, il brigadiere Rocco Santoro.Questa la ricostruzione dei fatti, come riferita in Aula alla Camera dei deputati dall’allora Ministro dell’Interno, Virginio Rognoni, nella seduta dell’8 gennaio 1980.Verso le 8,30 i tre militari, addetti alla squadra informativa del commissariato di pubblica sicurezza Ticinese, a bordo di una autovettura FIAT Ritmo con targa civile stavano raggiungendo l'istituto scolastico Feltrinelli, in via Pestalozzi, per un normale servizio di vigilanza.

Dopo aver percorso viale Cassola, all'altezza dell'incrocio con via Schivano, la macchina è stata affiancata da una autovettura FIAT 128 di colore bianco. Nel momento in cui la Ritmo si immetteva in tale strada, è stata superata dalla FIAT 128 che, a circa quindici metri dal ponte delle ferrovie, che sovrasta la strada, si fermava improvvisamente costringendo la vettura della polizia ad arrestarsi. Nello stesso istante tre giovani, di cui due con il volto coperto da un passamontagna, provenienti da sinistra rispetto alla direzione di marcia dell'autovettura, si schieravano a semicerchio intorno alla Ritmo, contro la quale aprivano simultaneamente il fuoco. Subito dopo salivano sulla 128, che si allontanava velocemente. Appena segnalato il fatto, funzionari e militari della questura raggiungevano il luogo dell'eccidio, ove gravava una fitta nebbia, e trovavano i tre militari colpiti a morte nelle parti alte del corpo, l'autovettura danneggiata nelle portiere, al parabrezza e ai vetri. Sul terreno venivano trovati trenta bossoli calibro 9 e un caricatore pieno. Altri bossoli venivano rinvenuti all'interno dell'autovettura. A circa 500 metri, in via Ponti, veniva rinvenuta, abbandonata dagli aggressori, la FIAT 128, rubata nel mese di dicembre, con targa risultata sottratta ad altra vettura. Dai fori rilevati sul parabrezza anteriore della Ritmo si ha motivo di ritenere che sia stato usato per l'aggressione un mitra. L'attentato è stato rivendicato, alle 10 circa, dalle Brigate rosse con una telefonata anonima al Corriere d'informazione con il seguente messaggio: «Abbiamo eliminato un nucleo in abiti civili, addetto al controllo delle fabbriche e delle scuole».Michele Tatulli era nato a Bitonto il 28 agosto 1955 da famiglia di umili origini. Ben presto, innamorato degli ideali di lealtà allo Stato, si era arruolato in Polizia. Era in servizio a Milano dal 1973. ”Esempio di elette virtù civiche

Nel 2004 il Ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, conferisce a Michele Tatulli la medagli d’oro al merito civile.Di seguito il testo del diploma di conferimento N. V/11519IL MINISTRO DELL’INTERNO Veduto il Decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004 con cui fu conferita alla memoria della guardia di P.S. Michele TATULLI la medaglia d’oro al merito civile con la seguente motivazione: “Componente di una pattuglia automontata in servizio di vigilanza a scuole e fabbriche, veniva mortalmente raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco esplosigli contro da un gruppo di terroristi in un vile e proditorio agguato. Nobile esempio di elette virtù civiche ed alto senso del dovere. ”8 gennaio 1980 - Milano -Rilascia il presente brevetto a documento della ottenuta onorifica ricompensa della quale sarà dato annunzio nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Roma, addì 27 settembre 2004 Il Ministro f.to Giuseppe Pisanu

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